Un piccolo miracolo – iniziato nel 2017 e conclusosi nel 2021 con l’apertura della cappella dedicata alla Madre della Riconciliazione– che sembra essere stato guidato dalla Provvidenza. Il restauro – iniziato dalla Diocesi di Trieste nel 2015 – che ha restituito l’edificio alla sua funzione di luogo di culto dopo la sconsacrazione del 1785, si è completato con la realizzazione da parte del pittore russo Oleg Supereco di un importante ciclo pittorico.
Un incontro, quello tra l’arcivescovo di Trieste Giampaolo Crepaldi e il maestro Supereco, come detto provvidenziale perché ha consegnato a Trieste un gioiello unico, degno di assurgere ad imprescindibile punto di riferimento nella città nell’ambito dell’arte sacra. Il volume dedicato all’opera di Supereco è stato curato dallo studioso Agostino Ricardi di Netro.